La formazione crea leadership nel Terzo Settore
Chiara Leoni Iafelice
6/28/20252 min read


La leadership, che altro non è che la capacità di una persona di ispirare e guidare gli altri per il raggiungimento di obiettivi comuni, è un pilastro fondamentale per il successo di qualsiasi organizzazione, e le organizzazioni no profit non fanno eccezione. E' infatti proprio in un ambito in continua evoluzione e sempre più complesso come quello del Terzo Settore, che la capacità di guidare, ispirare e innovare diventa ancora più impattante. È in questo contesto, quindi, che la formazione emerge non solo come un'opportunità, ma come uno strumento indispensabile per accrescere la leadership all'interno di queste realtà.
Per troppo tempo, in Italia, le organizzazioni no profit sono state percepite come enti meno strutturati o professionalizzati rispetto alle loro controparti del mercato. E questo è sempre stato accettato, relegato sotto il velo di Maya del "beh, è pur sempre volontariato.. non un lavoro!" Tuttavia, questa visione è ormai superata. Sempre più realtà del terzo settore stanno accettando la sfida di investire nella crescita delle proprie risorse umane, riconoscendo il valore strategico di una leadership forte e competente.
Il merito di questo cambio di paradigma è da imputarsi anche e soprattutto alle novità che negli ultimi anni hanno "colpito" il mondo del no profit con una riforma che ha costretto ad alzare l'asticella e, quindi, ad alzare lo sguardo, per chiedersi quale fosse la direzione. E riflettere se davvero stiamo stimolando la cittadinanza attiva e realizzando il bene comune, in applicazione dell'articolo 118 della Costituzione, che dà piena dignità alla sussidiarietà orizzontale. E, se non stiamo facendo questo, cosa esattamente stiamo facendo?
Quando Denis Diderot scriveva "Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene" non si riferiva forse al tema della responsabilità? Ecco, responsabilità e formazione vanno di pari passo. E oggi anche le associazioni meno strutturate (e quindi con meno risorse), quelle che non hanno alle spalle potenti reti associative nazionali, hanno cominciato ad abbracciare questa evoluzione.
Questa nuova frontiera dell'impegno sociale è resa palese della crescente offerta di programmi formativi dedicati specificamente al no profit, che spaziano dalla gestione strategica al fundraising, dalla comunicazione efficace alla gestione del volontariato. I leader di queste organizzazioni comprendono che per affrontare le sfide attuali – dalla sostenibilità finanziaria all'impatto sociale – è necessario dotarsi di strumenti e competenze sempre aggiornate. Non basta più la diligenza (e l'approccio) del buon padre di famiglia, serve diventare professionisti del bene comune.
Possiamo già intravedere il futuro: i nuovi enti del terzo settore, sempre più strutturati, efficienti e capaci di creare veri e propri luoghi di crescita per i propri soci e collaboratori, saranno a pieno titolo le nuove agenzie formative del domani. Non si limiteranno più a erogare servizi o progetti sociali, ma diventeranno veri e propri incubatori di talento, conoscenza e leadership. Saranno capaci di condividere le proprie best practice, di formare nuovi leader e di contribuire attivamente allo sviluppo complessivo del settore. Ma soprattutto garantiranno a tutti quei giovani che vivono quotidianamente le sedi degli enti di Terzo Settore, di poter trovare occasioni di crescita e apprendimento, affinché il volontariato non sia più una comoda voce da inserire nel Curriculum come manifestazione di impegno sociale ( e disponibilità a lavorare gratuitamente ), ma diventi garanzia di professionalizzazione ed "allenamento" delle proprie competenze trasversali, le tanto citate soft skills.
Investire nella formazione della leadership nelle organizzazioni no profit significa investire nel loro futuro, nella loro capacità di generare impatto positivo e di essere veri motori di cambiamento sociale. È una scommessa vincente che sta già dando i suoi frutti e che promette di trasformare radicalmente il panorama del Terzo Settore.
Il tuo ente sta già investendo nella formazione della leadership? Quali sono le tue esperienze o le tue aspettative in merito?